Seguici su
Cerca

Lettera ai miei concittadini

Pubblicato il 16 febbraio 2019 • Comune

Care concittadine, cari concittadini,
vi scrivo per esprimere alcune considerazioni su quello che accade nella vita pubblica di Saracena e per cercare di rendervi partecipi del mio stato d’animo di questi giorni.
Ma vi scrivo soprattutto per chiedere scusa a tutti voi, uno a uno.
Chiedo scusa a miei amici più cari che da sempre fanno strada insieme a me, ai sostenitori della Lista Sarabella con i quali ho condiviso un grande sogno, agli iscritti al mio partito che non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno.

Dopo le elezioni, e per i contenuti della campagna elettorale del 2017, erano molte le aspettative riposte sulla nostra Amministrazione, ho sempre pensato che chi ci ha votato lo abbia fatto perché da noi si aspettava una svolta, un ventata di aria fresca, soluzioni nuove a problemi antichi.
Noi ci siamo messi a lavorare duramente sin dal primo giorno, abbiamo dedicato tutto il tempo possibile, tutte le nostre energie e tutte le nostre competenze a studiare le varie tematiche, abbiamo ascoltato e imparato da chi sapeva più di noi quando non ne sapevamo abbastanza.

Ma abbiamo dimenticato una cosa fondamentale: parlare con voi. comunicare accuratamente quello che succedeva nei nostri uffici quotidianamente. Ci siamo chiusi, mi sono chiuso. Abbiamo abdicato a uno dei doveri principali di un amministratore: dialogare, discutere, confrontarsi, informare, raccogliere idee e proposte. Pur se affannati a rincorrere i problemi che si accavallavano e si accavallano quotidianamente e angosciati nel non poter dare sempre risposte soddisfacenti a voi cittadini, in questi 20 mesi abbiamo piegato la schiena e lavorato duramente. Senza risparmiarci, senza lamentarci, senza nasconderci. Il trascorrere del tempo non cancella le scelte fatte nel passato, magari da altri. E queste scelte prima o poi presentano il conto. Un conto che a noi è stato presentato ed è stato salato.

Nei prossimi mesi, una a una, affronteremo insieme a voi tutte le questioni di cui ci stiamo occupando. Anche quelle che qualche cattedratico da tastiera periodicamente affronta nei suoi brillanti post, farciti di nozioni tratte maldestramente da Google o da qualche Bignami.
Vi spiegheremo cosa abbiamo trovato, cosa abbiamo fatto e come ci stiamo muovendo. Lo faremo nel modo più esaustivo e completo possibile, perché, vedete cari concittadini, per le cose serie è necessario discutere e ragionare approfonditamente e non screditare senza conoscere con il solito piglio da matita rossa e blu.

Uno dei punti del nostro programma elettorale è un’operazione verità su tutto ciò che riguarda la vita amministrativa del nostro comune, la casa comunale di vetro. E sarà così. Ma scontenterò qualcuno annunciando fin da ora che non ci sarà nessuna resa dei conti con alcuno. Da tempo pensiamo che in una comunità piccola come la nostra lo scontro non è un bene per nessuno. Lo scontro, cercato a tutti i costi da tanti leoni da tastiera o di piazza, serve a soddisfare solo il proprio ego, a sentirsi ganzi. Lo scontro, però, non risolve affatto i problemi di una comunità. Nessuna resa dei conti, quindi, ma sarà semplicemente un modo per tracciare una linea di ripartenza per lo sviluppo e il futuro di Saracena.

Proprio ieri abbiamo pubblicato i dati sulla raccolta differenziata e abbiamo annunciato che a breve ci confronteremo con voi sui miglioramenti che abbiamo intenzione di apportare al sistema di gestione dei rifiuti. Ma ci saranno anche altri incontri per discutere di scuola e dei lavori di adeguamento e ammodernamento che partiranno a breve sui nostri plessi scolastici, per parlare finalmente del rilancio di Novacco, un argomento su cui stiamo ascoltando di tutto e di più ma su cui assumeremo presto decisioni nette e chiare. Parleremo ancora di forestazione e gestione sostenibile dei nostri boschi, parleremo dei nostri progetti finanziati dalla Regione e di come i nostri boschi potranno essere una risorsa per il nostro comune negli anni a venire. Parleremo di tributi locali, di sicurezza e videosorveglianza, di promozione del territorio, di agricoltura e turismo.

Ma parleremo anche della questione Corte dei Conti: vi assicuro che noi stiamo affrontando questa vicenda nel migliore dei modi possibili, lavorando sodo e con l’ausilio di professionisti di chiara fama che andranno a formare i nostri dipendenti affinché arricchiscano il proprio bagaglio di competenze da mettere al servizio dei cittadini. Su questa vicenda noi non abbiamo nulla da temere, ma proprio nulla. E posso affermare con estrema sicurezza che non lasceremo spazio agli sciacalli, ai professionisti del “tanto peggio, tanto meglio”. Non permetteremo che si speculi su questa vicenda, non lasceremo punti oscuri. Ma sarà tutto chiaro, limpido, cristallino.

Non credo, come dice invece un nostro illustre concittadino che ancora deve superare il dramma personale dovuto al fatto di vedere tutti i giorni Renzo Russo ricoprire la carica di Sindaco a cui ambisce da decenni ormai ma puntualmente con scarsi risultati, che abbiamo mostrato manifesta incapacità nel governare. So per certo, però, che abbiamo le spalle talmente larghe e forti da affrontare tutti i problemi che abbiamo sul tavolo e da non nasconderci di fronte alle nostre responsabilità.

Mi preme ancora dirvi, ma su questo torneremo a parlare dettagliatamene molto presto, che in questi 20 mesi abbiamo presentato 25 progetti, per un importo complessivo di 6 Milioni di Euro di investimenti, tutti parte di unico disegno riguardante il futuro di Saracena.

So bene, però, che tutte queste cose che ho cercato di scrivervi in questa lettera non bastano. Un’amministrazione ha il dovere di dare risposte concrete alle vostre domande, ai problemi della nostra vita quotidiana, al dramma della disoccupazione. Un’amministrazione si giudica sui risultati.

Non ho facili illusioni da consegnarvi o ricette semplicistiche da proporre, questo è un ruolo che lascio volentieri ad altri. Ma mi sento di assumere l’impegno con voi di continuare a garantire il massimo sforzo e la massima serietà che sono per me indispensabili per ricoprire una carica pubblica, e ancor di più la più alta carica pubblica cittadina. Ruolo che voi mi avete chiamato a ricoprire scegliendo la nostra proposta politica e programmatica piuttosto che altre. Per questo io vi sarò eternamente grato.
Ma vi chiedo aiuto come ho sempre fatto senza vergognarmene mai: continuate a pungolarci, a chiedere risposte, continuate a sollecitarci sui progetti. Abbiamo bisogno del vostro sostegno, del vostro supporto per poter guardare al futuro con coraggio. Abbiamo bisogno delle idee e dei consigli di tutti pur consapevoli che l’onere e l’onore delle scelte spetta a noi.

Tra qualche giorno è la festa del nostro Santo Patrono, un momento in cui il paese si fa comunità. Io ne approfitterò per riflettere su quello che per me è il sacro senso di appartenenza ad una Comunità. Spero che insieme a me lo facciate in tanti. Grazie.

 


Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?
1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?
1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli?
2/2
Inserire massimo 200 caratteri
È necessario verificare che tu non sia un robot