Emergenza coronavirus
Pubblicato il 9 aprile 2020 • Comune
A Pasqua e a Pasquetta dobbiamo stare a casa!!!
È un ritornello che stiamo ascoltando fino allo sfinimento, dalle televisioni, dalle radio, da Facebook.
In realtà da un mese il messaggio è invariato: state a casa, si esce solo per motivi urgenti.
Alle forze dell’ordine tocca far rispettare queste disposizioni e in tutte le città, in tutti i comuni, quotidianamente sono effettuati tanti posti di blocco durante i quali vengono comminate molte sanzioni.
Il gravoso compito di far rispettare queste norme tocca anche a noi sindaci.
In questi giorni vi sarà capitato di vedere i video di molti miei colleghi ripresi durante le loro imprese temerarie di contrasto agli assembramenti indiscriminati.
Ed effettivamente vi assicuro che si tratta di un compito gravoso, fastidioso, pesante che io personalmente non vorrei assolvere. Specialmente in questo periodo pasquale.
La Domenica di Pasqua è una giornata in cui tradizionalmente le famiglie si riuniscono, mentre il lunedì di Pasquetta è la giornata da trascorrere insieme agli amici nella nostra meravigliosa zona rurale: una giornata in cui si mangia, si beve e si suona allegramente.
Per me è sempre stata un’occasione da trascorrere insieme a tanti amici, riabbracciando chi vive fuori e torna in paese per la Santa Pasqua.
Purtroppo quest’anno non potrà essere così.
Ed è giusto che sia così.
I numeri di questa epidemia sono in rallentamento in Italia, speriamo che il calo continui.
Ma noi, in Calabria, non dobbiamo abbassare la guardia, alcune trasmissioni televisive nei giorni scorsi hanno mostrato la grande fragilità del nostro sistema sanitario regionale (e locale) e se il numero dei contagiati aumentasse, come è successo in altre regioni, per noi sarebbe drammatico.E a pagarne le conseguenze sarebbero soprattutto gli anziani.
Sicuramente in questi giorni ci saranno controlli molto più intensi rispetto ai giorni scorsi, ma io confido nel vostro senso di responsabilità, nel vostro grande senso civico, e sono convinto che rimarrete a casa rispettando le regole utili alla salvaguardia della nostra vita.
Un pranzo e una bevuta in compagnia possono aspettare. Passata l'emergenza avremo modo di farcene di nuovo.
La salute dei nostri cari, invece, non aspetta.