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A Masistro non si può andare avanti in queste condizioni.

Pubblicato il 11 agosto 2020 • Ambiente , Comune

Oggi ho scritto alla Stazione dei Carabinieri Forestali, al Raggruppamento Carabinieri Parco di Rotonda e al Parco Nazionale del Pollino per chiedere maggiore controllo del territorio montano e accertare il motivo per cui a Masistro ci siano molti bovini al pascolo quando in quella zona il pascolo è assolutamente vietato.

Abbiamo deciso di chiudere nei prossimi giorni le strutture per evitare che continuino gli atti di vandalismo che in quella struttura si ripetono da 10 anni.

In primavera finalmente la zona di Masistro sarà rivitalizzata con l’entrata in funzione sia del Parco Avventura che con la riqualificazione dell’area Picnic.

Nelle scorse settimane abbiamo pubblicato una manifestazione di interesse per l’affidamento del Parco Avventura e alcuni soggetti hanno inteso partecipare, adesso gli uffici dovranno espletare le procedure amministrative per arrivare all'affidamento.

Una volta terminate le procedure il soggetto vincitore inizierà il percorso formativo tecnico a carico del comune previsto dal bando.

Sempre in primavera, le zone di Masistro e di Novacco saranno raggiunte da un trenino elettrico che partirà da Campotenese e farà la spola appunto tra Novacco e Piano Ruggio, la strada che collega Masistro con Rosole è funzionante e permette un collegamento rapido con lo svincolo autostradale in 10 minuti.

La zona di Campotense è in fermento, ci sono diverse attività che attirano un gran numero di turisti e altre apriranno a breve.

Con tutte queste strutture è necessario instaurare dei rapporti di collaborazione per lo sviluppo turistico del nostro territorio e in quest’ottica va inquadrata l’adesione convinta del Comune di Saracena al Consorzio turistico Borghi Mediterranei, nato con lo scopo di mettere a sistema tutta la proposta turistica del Pollino.

Per me Masistro è una ferita aperta, sono molto affezionato a quel luogo e non essere riuscito ad intervenire prima è un enorme dispiacere: ma le emergenze che abbiamo affrontato in questi 3 anni erano e restano molte e le risorse economiche sono sempre più scarse.

Con un grande lavoro di programmazione siamo riusciti a prevedere le risorse per intervenire anche su Masistro e finalmente lo faremo.

Anche in passato sono state spese risorse importanti su Masistro, ma la visione era sbagliata. Si pensava di dover realizzare a Masistro una struttura enorme, con centinaia di posti a sedere e con una cucina industriale per la “produzione” di centinaia di pasti.

Ma questo tipo di visione del turismo è in antitesi con le tendenze di sviluppo che il turismo sta assumendo negli ultimi anni nei territori come il nostro.

Il nostro può essere solo un turismo lento, fatto di esperienze vere a contatto con la natura e alla scoperta della storia e delle tradizioni nei nostri borghi.

Ma soprattutto, pensare di costruire mega strutture ricettive ha fatto si che malgrado l’impiego di tante risorse la struttura non è mai stata completata e sarebbe stata impossibile da gestire, tra l’altro senza linea elettrica (segnalo tra parentesi che per l’elettrificazione di Novacco, non è mai stato fatto neanche un progetto per poter essere autorizzato e finanziato).

Ma ora gli interventi programmati mirano a rendere fruibile da subito le strutture sportive, c’è una visione chiara che si basa sul fatto che la cosa importante sono le attrazioni (sportive, naturalistiche, culturali, enogastronomiche, ecc) che richiamano le persone e non le mense industriali.

Oggi, quindi, chiediamo ancora con più forza un maggiore controllo del territorio alle forze dell’ordine e maggiore senso civico a tutti i cittadini che si recano in quel luogo.

Noi stiamo facendo la nostra parte.


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