Convento dei Cappuccini
Ultima modifica 10 luglio 2023
La fondazione del convento dei cappuccini si fa risalire ai 23 giugno del 1588; questa data corrisponde presumibilmente, al giorno di presa di possesso del luogo sul quale fu edificato il complesso dei fabbricati. In quel tempo, il Vescovo di Cassano, Monsignore Carafa, prepose alla reale costruzione de convento il parere di una commissione di religiosi, i cui membri (il reverendo Luciano Scrugli, cappellano della chiesa di Santa Maria delle Armi, il padre provinciale Girolamo d’Acquaro d’Arena e altri padri Fabbricieri) stabilirono le basi per la sua edificazione. Il convento, col passar degli anni, acquisì particolare importanza per la sua ubicazione tale da farlo diventare luogo di Noviziato e di studi (in esso trascorse un anno, nel 1693, anche il Beato Angelo d’Acri). In seguito alla soppressione murattiana, la struttura venne abbandonata dai frati nel 1811 e ritornò ad essi dopo parecchi anni. Fu definitivamente chiusa per mancanza di frati, nel 1915. Durante la prima guerra mondiale venne utilizzato come luogo di prigionia per i soldati austriaci e tedeschi. Annessa al convento, delimitato da mura, venne edificata una chiesa ad aula che dal suo interno consentiva ai religiosi di accedere alle loro residenze, i cui numerosi ambienti semplici e di limitati dimensioni accoglievano pochissimi oggetti di arredamento nonché il suppellettile indispensabile. Al piano terra, il cortile interno è delimitato da un solo lato da un porticato ed è costruito su uno scavo artificiale di media grandezza praticato verticalmente il quale raccoglieva le acque piovane. Attualmente, il pozzo, che consentiva ai frati di approvvigionarsi d’acqua, e il chiostro si trovano in stato di abbandono come del resto l’intero complesso. Nella parte posteriore della struttura si può riconoscere un giardino che aveva lo scopo di garantire un’autonomia alimentare al convento, il quale successivamente venne utilizzato, fino agli inizi del secolo scorso (ma solo per pochi anni), come cimitero cittadino di cui ancora oggi vi è traccia, Verso il 1988 la Soprintendenza di Cosenza è intervenuta con un finanziamento per il consolidamento e la copertura della sola Chiesa e successivamente su interessamento di alcuni giovani, dopo una raccolta di offerte eseguita a Saracena, si è intervenuti sul tetto di una parte del Convento. Ben poca cosa! Il Convento, infatti, avrebbe bisogno di un notevole ed urgente finanziamento.
Il convento dei cappuccini si trova ai piedi del paese e poco distante dall’abitato. E’ ubicato, contrariamente ad altri conventi, in un luogo non prospiciente al paese. La struttura è raggiungibile esclusivamente a piedi, attraversando, per chi parte dalla Piazza XX Settembre, l’intero centro storico sino alla Portanova (luogo dove era ubicata una delle porte del feudo) per poi proseguire per un centinaio di metri per una strada pavimentata con ciottoli. In alternativa, sempre a piedi, si può arrivare al convento percorrendo una stradina che parte dalla piazza principale(Piazza XX Settembre ed attraversa il rione San Pietro.